Se stai pensando di iniziare una coltivazione indoor, che tu sia un principiante o un coltivatore esperto, è fondamentale avere una buona conoscenza degli elementi essenziali per creare un ambiente ideale per le tue piante preferite. Dalla scelta della growbox, all’illuminazione, passando per la scelta dei vasi, ogni dettaglio conta. In questo articolo, ti guiderò attraverso i passaggi per allestire la tua coltivazione indoor, spiegandoti come sfruttare al meglio gli strumenti di qualità e a prezzo competitivo disponibili nel nostro shop.
Da dove iniziare
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Misure
Il primo passo è molto pratico: valutare qual è lo spazio che hai effettivamente a disposizione e prenderne le misure. Va da sé che se lo spazio è limitato non si ha molta scelta, mentre se si hanno dimensioni maggiori disponibili si possono valutare i prossimi fattori.
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Fabbisogno personale
Per farsi un'idea delle dimensioni da dedicare alla propria coltivazione può essere utile calcolare quale sia il proprio fabbisogno, specialmente se le piante sono coltivate per scopo medico, e di conseguenza progettare il proprio sistema.
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Consumi
La preoccupazione maggiore per chi si approccia alla coltivazione sono i consumi, e in larga parte sono dovuti alla potenza della lampada. Questa semplicemente deve essere proporzionata all'area del coltivo.
Ad esempio un LED da 600W copre perfettamente la superficie di una growbox 150x150x200 cm. Se metti lo stesso LED in uno spazio più ampio, come ad esempio 240x240 cm, non avrai una resa maggiore.
Più spazio non si traduce automaticamente in più resa, se tutti gli elementi non sono in proporzione.
Vale anche il discorso opposto: più potenza della lampada non sempre equivale a più resa. Come detto prima, è una questione di proporzioni.
Tornando ai consumi, si può partire dalla potenza della lampada per decidere di conseguenza la dimensione dello spazio da dedicare alla coltivazione.
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Temperatura
Se il posto a disposizione è freddo, come potrebbe essere una cantina ad esempio, bisogna considerare che bisognerà scaldare l'area di coltivazione per renderla adatta alle tue piante preferite. Per scaldare l'ambiente si può ricorrere a dei riscaldatori, o scegliere un sistema d'illuminazione HPS, che scalda di per sé.
Se la temperatura dell'ambiente è nella media occorre optare per un'illuminazione a LED, altrimenti sarà necessario raffreddare l'ambiente di coltivazione, cosa che spesso si riesce a fare solamente con aria condizionata.
Per scoprire i valori di temperatura e umidità ideali fase per fase puoi leggere questo articolo.
Elementi essenziali per una coltivazione indoor di successo
1. Growbox: una soluzione professionale e compatta
Si tratta di una tenda da coltivazione con pareti riflettenti che ottimizzano l’uso della luce, creando un ambiente controllato dove le piante possono crescere al meglio, lontano da polvere, insetti e variazioni climatiche esterne. Rispetto a soluzioni casalinghe, come l’utilizzo di armadi o stanze improvvisate, una growbox offre numerosi vantaggi:
- controllo delle condizioni ambientali: una growbox ti permette di regolare facilmente temperatura, umidità e ventilazione, riducendo al minimo i rischi legati a fattori esterni.
- isolamento completo: le pareti riflettenti favoriscono la diffusione uniforme della luce e, grazie alla chiusura ermetica, limitano l'ingresso di polvere e contaminanti.
- facilità di utilizzo: allestire una growbox è semplice e veloce, anche per chi è alle prime armi, e permette di creare un ambiente dedicato senza occupare troppo spazio.
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2. Illuminazione: HPS vs LED
Le lampade LED offrono una serie di vantaggi rispetto alle tradizionali luci al sodio:
- efficienza energetica: i LED consumano meno, permettendoti di ridurre i costi in bolletta pur garantendo una luminosità adeguata.
A parità di potenza della lampada, un sistema di illuminazione con HPS consuma circa un 30% di corrente in più rispetto all'illuminazione a LED. Questo è dovuto al consumo dell'alimentatore per lampade HPS, specialmente se si utilizza un ballast elettromagnetico.
Confrontiamo l'efficienza delle due tipologie di illuminazione. Un bulbo HPS di buona qualità oggigiorno ha un'efficienza intorno a 1,7. Quella di un LED per orticoltura è tra 2,7 e 3,1. Tradotto in poche parole, i LED emettono più fotoni assorbibili dalla pianta. Ciò si traduce in più resa a parità di consumo.
- bassa emissione di calore: a differenza delle lampade al sodio, i LED emettono meno calore, permettendo di mantenere una temperatura ottimale per le tue piante.
L'illuminazione con HPS può essere conveniente in termini di consumi se l'ambiente va scaldato, piuttosto che usare una stufetta o altro. Un pannello riscaldatore solea potrebbe essere una buona soluzione alternativa per scaldare, perché una volta stabilizzata la temperatura a 18°C il consumo diminuisce dal 10 al 15%.
- lunga durata: le lampade LED hanno una vita utile più lunga, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.
Grazie all’efficienza dei LED, non solo ottieni risultati migliori, ma risparmi anche sui consumi energetici.
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3. Ventilazione
Un buon sistema di ventilazione è essenziale per mantenere l’umidità e la temperatura sotto controllo, oltre ad essere fondamentale per la prevenzione di infestazioni da parte di parassiti e/o muffe.
I componenti per un sistema d'areazione sono:
- estrattore, per eliminare l'aria viziata in modo efficace
- filtro ai carboni attivi, per eliminare gli odori
- iniettore, per introdurre aria fresca
- condotta, necessaria per collegare i vari elementi e per "prendere" l'aria se possibile dall'esterno
- ventilatori per evitare ristagni di aria umida, prevenendo malattie fungine.
Il tutto deve essere proporzionato all'area di coltivazione.
In fase della scelta dell'aspiratore la caratteristica più importante da considerare è la portata, che va calcolata in base alle dimensioni dell'ambiente di coltivazione. Per calcolarla bastano pochi passaggi:
- calcola il volume dell'ambiente: larghezza x altezza x profondità (usando i valori in metri)
- calcola i ricambi d'aria all'ora necessari in un'ora (il minimo è di un ricambio d'aria al minuto, consiglio di considerare almeno 4 ricambi al minuto)
- moltiplica i due risultati per ottenere il valore della portata dell'estrattore necessaria.
Il valore che si ottiene è indicativo, vanno valutati altri fattori come ad esempio il tipo di illuminazione scelta o l'umidità e temperatura dell'ambiente che circonda la growbox.
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4. La scelta dei vasi
La scelta dei vasi è spesso sottovalutata, ma è fondamentale per garantire il benessere delle piante. Ecco cosa considerare:
- materiale del vaso: i vasi in plastica sono leggeri, economici e trattengono bene l'umidità. Vasi con fori di drenaggio troppo piccoli, o addirittura senza fori, sono assolutamente da evitare.
I vasi in geotessile, grazie alla loro particolare struttura traspirante, permettono l'ossigenazione del substrato e la produzione di un denso sistema radicale a forma radiale che impedisce la spiralizzazione delle radici.
- dimensioni: la dimensione del vaso influisce sulla crescita e sulla salute delle radici. Un vaso troppo piccolo non permetterà alle radici di espandersi correttamente, limitando la crescita della pianta. Al contrario, un vaso troppo grande potrebbe causare un eccessivo ristagno d’acqua, portando a rischi di marciume radicale.
La dimensione del vaso varia a seconda del tipo di coltivazione scelta e dall'esperienza del coltivatore stesso. Una misura standard che mette d'accordo un po' tutti è il vaso da 11 litri.
Un vaso troppo grande trattiene molta più acqua, portando il substrato a rimanere a lungo umido, con la conseguenza di rendere umido anche l'ambiente, attrarre parassiti e rischiare di marciume radicale. A meno che tu non stia coltivando piante altrettanto grandi (cosa un po' difficile indoor essendo limitati in altezza) non è necessario usare dimensioni eccessive, ad esempio al di sopra di 25 litri.
Il numero dei vasi varia ovviamente in base alla dimensione dei vasi stessi e dalla superficie di coltivazione.
Se hai dubbi, We Grow è sempre disponibile per consigliarti sulla giusta scelta per ogni tipo di coltivazione.
5. Monitoraggio digitale
Un termoigrometro digitale ti permetterà di tenere sotto controllo temperatura e umidità con estrema precisione, ottimizzando le condizioni di crescita.
6. Umidificatore o deumidificatore
Come ormai avrai capito l'umidità gioca un ruolo chiave per la corretta crescita e fioritura delle nostre piante preferite. Personalmente valuto l'acquisto di un umidificatore e deumidificatore solamente una volta messo in funzione l'impianto, perché non sempre sono necessari. In altri casi però, fanno la differenza.
7. Sistema di irrigazione automatica
Ottimizzare l’irrigazione è fondamentale per evitare stress alle piante. Un sistema di irrigazione automatica, seppur sia un elemento secondario quindi non strettamente necessario per alcune tipologie di coltivazioni, ti aiuterà a garantire che le tue piante ricevano la giusta quantità d’acqua. È essenziale se sei lontano per qualche giorno, per necessità lavorative o per goderti le ferie lontano da casa senza preoccupazioni.
8. Accessori
Gli accessori sono di fondamentale importanza:
- carrucole, ti permettono di regolare la distanza della luce dalle tue piante.
- timer digitale per automatizzare il funzionamento delle luci, analogico o digitale per automatizzare la ventilazione ed eventualmente del tuo sistema d'irrigazione.
- EC e pH testers: l'EC misura la concentrazione di sali disciolti. Se l'EC dell'acqua di partenza supera lo 0,5 andrebbe abbassato per non interferire con la fertilizzazione. La regolazione l'EC, anche se spesso sottovalutata, aiuta il successo della coltivazione. Il pH di fert-/irrigazione invece è fondamentale per l'assorbimento dei nutrienti. Se si esce dall'intervallo dei valori ideali per lunghi periodi avviene il blocco radicale e della pianta. Se vuoi saperne di più puoi leggere le guide: pH in una coltivazione e EC in una coltivazione.
Per chi si approccia per la prima volta a questo modo consiglio almeno l'acquisto di una penna pH, che a poco prezzo ti aiuta a non incorrere in finte carenze o overfertilizzazioni dovute a un pH sbagliato.
9. Substrato e fertilizzanti
Per quanto riguarda la scelta del substrato e fertilizzanti ci vorrebbe una guida apposita. Mi limito a poche informazioni ma utili. Substrati non studiati appositamente come, per fare un esempio, molte miscele di terriccio per piante d’appartamento sono ottime per trattenere l’acqua ma non drenano, il che porta il terreno a non asciugare per molto tempo dopo l’annaffiatura. È necessario scegliere un substrato e fertilizzanti appositi per la coltivazione delle nostre piante preferite. Esistono diversi tipi di coltivazione, e il substrato, come i fertilizzanti, va scelto a seconda del tuo impianto e modalità di coltivazione. Anche a seconda del substrato scelto va adeguata la tabella di fertilizzazione. Ad esempio i dosaggi dei fertilizzanti vanno diminuiti o aumentati se si sceglie una terra di tipo all mix o light mix.
Conclusioni
Investire in una coltivazione indoor ben attrezzata ti permetterà non solo di ottenere risultati migliori, ma anche di avere il controllo completo su ogni aspetto della crescita delle tue piante. Con una growbox di qualità, un’illuminazione a LED efficiente, e la giusta scelta di vasi e accessori, potrai creare l’ambiente ideale per coltivare tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni esterne.
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Ora che sai come allestire la tua growbox, non ti resta che scegliere la varietà da coltivare!
Se hai domande o dubbi, We Grow è sempre a tua disposizione per aiutarti, e se sei interessato a fissare una consulenza personalizzata non esitare a contattarci.
Buon allestimento della tua coltivazione indoor!