Massimizzare le RESE a zero spese

Pubblicato il 21 dicembre 2024 alle ore 16:08

Coltivare è un'arte, e con le giuste tecniche puoi ottenere una coltivazione di successo con raccolti abbondanti. In questa guida, ti mostrerò come massimizzare le rese utilizzando tecniche e accorgimenti che stimolano la crescita delle piante, oltre a consigli pratici per coltivazioni indoor e outdoor. Tutto questo per aiutarti a ottenere il massimo dalle tue piante senza dover mettere mano al tuo portafoglio.

Tecniche di training: legature e potature

 1. LST (Low-Stress Training)

LST è una tecnica a basso stress che consiste nel legare l’apicale o i rami laterali in modo da far sviluppare la pianta nelle zone dove arriva più luce. La pianta cresce in modo più uniforme e l’esposizione alla luce viene ottimizzata. È particolarmente utile in ambienti con spazio limitato indoor, o per tenere sotto controllo l'altezza della pianta, cosa utile per la discrezione del tuo coltivo outdoor.
Utilizzando una corda elastica, lega la parte della pianta che vuoi manipolare e piegala nel verso dove vuoi che si sviluppi. Non legare i rami con nodi stretti. Per fissare la corda puoi bucare il vaso in modo da legarla lì, o puoi usare qualcosa di pesante per mantenerla in posizione. Dopo 2/3 giorni abbassa nuovamente la parte di 1/2 centimetri. Questa tecnica è semplice da applicare ed è molto efficace. Per questo motivo è ampiamente utilizzata da growers esperti, ma è anche la tecnica che consiglio a chi si approccia per la prima volta alla manipolazione le proprie piante.
NB è importante non spezzare la parte manipolata e lasciarle un po’ di gioco la prima volta che si applica, per poi portarla al limite dopo 2/3 giorni.

2. Topping (cimatura) 

Il topping è una tecnica ad alto stress che consiste nel tagliare la parte superiore della pianta, promuovendo la crescita di due nuovi rami principali. Questa tecnica stimola la ramificazione laterale e permette di ottenere una chioma più ampia, aumentando il numero di siti di fioritura. Inoltre aiuta a tenere sotto controllo l'altezza della pianta.

Il taglio dell’apicale viene effettuato sopra il penultimo internodo direttamente sul gambo, è una tecnica invasiva, ma difficile da sbagliare. I tempi di recupero sono di 7/14 giorni.

3. Fimming o FIM (Fuck I Missed)

Simile al topping, il fimming è una tecnica a medio-alto stress che prevede la rimozione parziale della cima apicale. Questo porta alla crescita di quattro o più nuovi rami principali, rendendola una scelta ideale per chi cerca di massimizzare la densità della pianta senza interrompere troppo la crescita.
Il taglio si fa direttamente sulla base dell’apicale, togliendo l’80% del “ciuffo” apicale e delle foglie, senza recidere il gambo. Il recupero è di 4/7 giorni. Questa tecnica è più complicata rispetto al TOPPING e si può sbagliare più facilmente, ma non comporta gravi danni alla pianta.

Le potature FIM e TOPPING servono per avere più apicali al posto di una sola, con la crescita delle ramificazioni laterali al posto di quella centrale, e vengono usate molto abbinate allo SCROG.

4. SCROG (Screen of Green)

Il metodo SCROG è una tecnica a basso stress che utilizza una rete (o più a seconda delle esigenze) per guidare i rami orizzontalmente, massimizzando l’esposizione alla luce, quindi la resa, e ottimizzando l’uso dello spazio. Questo approccio è perfetto per piante in ambienti con altezza limitata.

5. SOG (Sea of Green)

Questa è una tecnica a basso stress e prevede la coltivazione di molte piante piccole in un’area ridotta. Concentrandosi sulla rapida fioritura e raccolta, il SOG è ideale per chi desidera un ciclo produttivo breve e costante.

6. Cropping

 Il cropping (si potrebbe tradurre in "rottura") è una tecnica ad alto stress che consiste nel piegare i rami fino a creare piccole fratture. Questo stress controllato induce la pianta a rafforzarsi, migliorando il trasporto dei nutrienti e aumentando la produzione di fiori più densi.

Si esegue danneggiando il gambo della pianta o di una sua ramificazione. Si prende tra le dita la parte che si desidera inspessire e si schiaccia con forza, se il gambo è duro si possono usare delle pinze con molta cautela. L'obbiettivo è di rovinare leggermente la parte esterna del fusto senza danneggiare i tessuti interni. Si deve danneggiare la zona senza spezzarla. La parte sottoposta a cropping non si deve piegare a 90 gradi o più, se succede si è fatta troppa pressione. I tempi di recupero sono compresi tra i 7 e i 12 giorni.

7. Supercropping

Il supercropping è una forma avanzata di cropping e, quindi, una tecnica ad alto stress che mira a spingere la pianta oltre i suoi limiti naturali. Attraverso questa tecnica, si stimola una crescita vigorosa e si ottengono cime di dimensioni maggiori.
Per danneggiare i rami vengono piegati. La piegatura deve essere fatta con cautela, non deve spezzare il ramo.
I tempi di recupero vanno da 7 a 14 giorni.

8. Defogliazione

Questa tecnica prevede la rimozione selettiva delle foglie più grandi, le foglie prendisole. Queste non sono importanti per la formazione del fiore - sono più che altro una scorta di cibo, non necessaria se si esegue una fertilizzazione corretta. Si esegue per migliorare la penetrazione della luce e la gestione della chioma per favorire una crescita più uniforme. Come ulteriore vantaggio, favorisce la circolazione dell'aria e diminuisce l'umidità nell'ambiente, cosa utile per combattere infestazioni e muffe. Incrementa l'esposizione alla luce per le cime inferiori.
Ogni intervento deve essere pianificato per minimizzare lo stress e massimizzare i benefici, considerando se si vuole applicare uno stress più o meno alto. I tempi di recupero sono di 7/14 giorni.

9. Lollipopping

Si tratta dell'unica tecnica che in genere si effettua durante fioritura. Prevede la rimozione di rami, getti e foglie che non ricevono abbastanza luce. Eliminando le parti inferiori, la pianta concentra l'energia sulla produzione di cime superiori.

Abbinare le tecniche per ottimizzare il raccolto

Combinare diverse tecniche di potatura e legatura può portarti a risultati straordinari. Ad esempio, puoi applicare LST per guidare i rami nella posizione ottimale, poi procedere con il topping per favorire la ramificazione. Successivamente, utilizzare una rete SCROG può aiutare a mantenere i rami ben distribuiti sotto la rete, mentre il cropping o supercropping può stimolare una crescita più vigorosa nei rami principali. La chiave è pianificare ogni intervento in base alla fase di crescita della pianta, minimizzando lo stress complessivo e ottimizzando la produzione di cime.

Consigli pratici

Usa strumenti sterilizzati per evitare infezioni e osserva attentamente le piante per segni di stress o infezione dopo ogni appicazione così da intervenire tempestivamente.

Tutte le tecniche elencate (tranne lollipopping) sono da applicare in vegetativa e al massimo in pre-fioritura.

Come hai potuto leggere, le potature richiedono sempre un pò di tempo di recupero. Considerando questo, sconsiglio potature invasive su piante autofiorenti.

Per chi è alle prime armi e su piante autofiorenti è consigliabile la tecnica LST: tempi brevi di recupero e ottimizzazione dell'uso della luce, sia essa naturale o artificiale.

Salute generale della pianta

Per ottimizzare la propria coltivazione è necessario che le piante siano in salute. Senza entrare nei dettagli, è utile ricordare che radici sane = pianta sana. Per garantire ciò è importante irrigare in modo corretto fase per fase e seguire le esigenze che possono essere diverse per ogni pianta (leggi la guida "IRRIGAZIONE: come, quando, quanto, dove e perchè").
La fertilizzazione è fondamentale per massimizzare la resa.
Scegliere un substrato e fertilizzanti specifici per la tua pianta preferita è essenziale, specialmente in vaso. Che tu preferisca una fertilizzazione minerale o organica, è necessario utilizzare un fertilizzante specifico per ogni fase di crescita della pianta, senza causare carenze o overfertilizzazioni. Monitorando il pH della soluzione nutritiva puoi garantire un assorbimento ottimale dei nutrienti. Se ami la precisione, puoi approfondire questi argomenti: "pH in una coltivazione", "EC in una coltivazione", "Calcio e Magnesio: risolviamo i dubbi a riguardo", "ACQUA".
Per la salute della pianta, è utile intervenire sulla prevenzione di muffe e infestazioni (leggi qui "Come prevenire ed eliminare muffe ed infestazioni").
Infine, se la pianta è stressata per temperature troppo alte o troppo basse, cerca di non causarle ulteriori stress (approfondisci qui "Combattere il CALDO nelle coltivazioni").

Tips per coltivazioni indoor

  •  Illuminazione: la potenza della lampada, come tutti gli altri componenti della tua coltivazione indoor, deve essere proporzionata all'area di coltivazione. Per ottimizzare il coltivo la lampada non deve essere nè troppo nè poco potente per la superficie da illuminare, e deve essere scelta in base all'ambiente a disposizione.
  •  Controllo del clima: mantieni una temperatura tra 18-28°C e un’umidità relativa adeguata per ogni fase.
  •  Ricircolo dell’aria: installa estrattori, iniettori e ventilatori per prevenire muffe/infestazioni e migliorare la salute generale delle piante.

Ecco gli articoli che possono esserti utili: "Come ALLESTIRE una GROWBOX: guida completa", "L'importanza di TEMPERATURA e UMIDITÀ per le piante", "VENTILAZIONE in una coltivazione".

Tips per coltivazioni outdoor

  • Sole: scegli una posizione con almeno 6-8 ore di luce solare diretta al giorno.
  • Protezione: difendi le piante da parassiti e intemperie con reti o serre.
  • Terreno: anche quando pianti in piena terra, assicurati che il terreno sia ben drenato e ricco, e il suo pH sia corretto.

Conclusioni

Che tu sia un coltivatore esperto o alle prime armi, queste tecniche ti aiuteranno a portare la tua coltivazione a un livello superiore, e otterrai raccolti abbondanti senza costi aggiuntivi. Per ulteriori consigli e prodotti specifici, visita il nostro shop o prenota una consulenza personalizzata. Seguici sui social per essere aggiornato con le ultime novità per migliorare la tua coltivazione!

Buon raccolto!