TRAVASARE le piante: STRESS inutile o enorme BENEFICIO?

Pubblicato il 21 febbraio 2025 alle ore 12:41

Il travaso è un'operazione importante che può salvare o rovinare il tuo raccolto. Se eseguito correttamente, permette di ottimizzare lo sviluppo radicale, migliorare l’assorbimento dei nutrienti e prevenire problemi come il root bound (spiralizzazionedelle radici). D'altra parte, un travaso può causare molto stress alla pianta, specialmente se fatto in condizioni errate.

In questa guida vedremo quando, come e perché travasare o non travasare le tue piante. 

Vedremo anche come scegliere la tipologia di vaso perfetta per la tua coltivazione, sia per materiale che per dimensioni.

We Grow growshop Cesena guida al travaso o trapianto di piante di cannabise canapa per coltivazioni indoor o outdoor

Fasi della crescita e travasi consigliati

Dalla germinazione al primo vaso: quando il seme germina, può essere piantato in un jiffy, root riot, un bicchiere o un piccolo vaso (0,3 litri) con un substrato inerte o light.

Dalla fase di plantula, cioè dalla nascita delle prime vere foglie si può trapiantare un un vaso più grande, che può essere direttamente quello finale, o se lo si desidera, un vaso intermedio, per poi passare a quello finale.

Quindi, a meno che non ci siano condizioni particolari, consigliamo uno o due travasi al massimo.

I travasi vanno fatti in vegetativa, perché anche se eseguiti con tutte le accortezze possibili, portano stress alle piante. Lascia due settimane di recupero prima di indurre la fioritura.

 

⚠️ Le piante autofiorenti andrebbero trapiantate solo una volta o, preferibilmente, seminate direttamente nel vaso definitivo per evitare shock da trapianto.

 

In generale, si può piantare il seme germogliato anche direttamente nel vaso finale, a patto che non sia riempito un terreno troppo carico di nutrienti che potrebbero bruciare il piccolo germoglio.

Come travasare senza stressare la pianta?

  • Prepara il nuovo vaso: riempi il nuovo vaso con un substrato adatto a seconda della fase della pianta e dei fertilizzanti scelti. Prepara nel substrato un buco corrispondente al volume del vaso precedente. Il substrato nel nuovo vaso non deve essere compattato troppo o con grumi, deve essere ben areato.
  • Travasa la pianta a vaso leggero: irriga regolarmente, ma scegli di travasare quando il substrato si è asciugato, in questo modo l'operazione sarà più semplice.
  • Capovolgi delicatamente la pianta: sorreggi la base e rimuovi il vaso attuale facendo molta attenzione a non danneggiare le radici.
  • Posiziona la pianta nel nuovo vaso: mantieni il livello del terreno alla stessa altezza del vaso precedente, o ricopri di un paio di centimetri il tronco principale.
  • Compatta leggermente il substrato: evita di schiacciare troppo il substrato.
  • Irriga normalmente la tua pianta: aggiungi un radicante alla tua soluzione per aiutare a ridurre lo shock da trapianto.

💡Pro tip: esegui il travaso preferibilmente la mattina outdoor o all'accensione delle luci indoor, possibilmente dopo un'ora dall'accensione delle luci.

✅️Quando travasare?

Oltre ai travasi descritti prima, può essere necessario un ulteriore travaso se ad esempio, si sceglie di fare una fase vegetativa molto lunga o ci si accorge di aver scelto un vaso troppo piccolo. I segnali che indicano che le radici hanno bisogno di più spazio, e che quindi è necessario un travaso, sono:

    • quando le radici riempiono completamente il volume vaso, con radici che fuoriescono dai fori di drenaggio, e la creazione di cerchi di radici intorno al perimetro interno del vaso. Il root bound (radici aggrovigliate o spiralizzate) si verifica quando le radici della pianta esauriscono lo spazio e iniziano a intrecciarsi su sé stesse, formando un groviglio compatto. Questo problema limita l’assorbimento di acqua e nutrienti, causando rallentamenti nella crescita e possibili carenze nutrizionali.

    • quando noti che la crescita è rallentata, nonostante condizioni ottimali di luce e nutrienti.

    • substrato che si asciuga troppo rapidamente.

    • piante troppo alte o instabili, perchè hanno con un apparato radicale sottodimensionato rispetto alla parte aerea.

❌️Quando non travasare?

Se fatto male o nel momento sbagliato, il travaso può rallentare la crescita della pianta o anche danneggiarla. In alcuni casi, è meglio evitare il trapianto e optare per il vaso definitivo fin dall’inizio, specialmente per:

Piante autofiorenti, che hanno un ciclo di vita breve e non tollerano bene i trapianti.

Piante già stressate, malate, o sofferenti, è controproducente causare ulteriori stress.

Tecniche come il “No-Till” o “Living Soil”, che puntano a un ecosistema naturale e stabile nel vaso. 

Inoltre fare uno o più travasi può causare effetti indesiderati, come ad esempio danneggiare le radici. Se si travasa troppo tardi, la pianta potrebbe subire stress che riduce la produzione di fiori. Infine ogni travaso richiede tempo e attenzioni, aumenta il rischio di errori e da maggior lavoro al coltivatore, quando potrebbe dedicarsi alla cura della pianta e a tecniche per migliorare il raccolto.

Scelta del vaso

La scelta del vaso influisce direttamente sulla crescita delle radici e sulla resa finale. Ecco i principali tipi di vasi:

Vasi in plastica classici

  • Vantaggi: economici, leggeri e facili da reperire.
  • Svantaggi: scarso drenaggio e aerazione se non dotati di fori adeguati.
  • Ideali per: coltivazione indoor ed economie di scala.

Vasi in tessuto (geotessili)

  • Vantaggi: ottima aerazione delle radici, evita il root bound, migliora il drenaggio.
  • Svantaggi: si asciugano più rapidamente, richiedendo irrigazioni più frequenti.
  • Ideali per: indoor e outdoor.

Vasi Air-Pot 

  • Vantaggi: massimizza l’ossigenazione radicale e favorisce lo sviluppo di radici sane.
  • Svantaggi: più costosi e richiedono irrigazioni frequenti.
  • Ideali per: outdoor.

Dimensioni ideali dei vasi

La scelta delle dimensioni del vaso dipende da vari fattori, tra cui il metodo di coltivazione, lo spazio disponibile e la genetica della pianta. 

Per autofiorenti puoi usare vasi che vanno dai 6 ai 15 litri, la scelta dipende dal substrato e fertilizzanti scelti. 

Per fotoperiodiche 

    • indoor con spazio limitato: se coltivi in una grow box di dimensioni ridotte (es. 60x60 cm o 80x80 cm), l’ideale è usare vasi da 6-11 litri garantendo una crescita controllata.

    • indoor con spazio maggiore: se hai una growbox ampia o growroom e vuoi far crescere piante più grandi, puoi optare per vasi da 15-25 litri, permettendo uno sviluppo radicale più esteso e una maggiore resa. 

La dimensione dei vasi da scegliere dipende anche da altri fattori come ad esempio alcune tecniche di coltivazione:

- SOG (Sea of Green): per questa tecnica, che prevede molte piante piccole con crescita veloce, si utilizzano vasi piccoli, da 3-7 litri, per favorire un ciclo rapido.

- ScrOG (Screen of Green): la scelta dovrebbe ricadere su vasi più grandi, da 15-25 litri, per permettere una crescita vigorosa.

    • outdoor in vaso: se coltivi all’esterno e vuoi massimizzare la produzione, puoi scegliere vasi da 25-50 litri o più. Se però hai bisogno di discrezione è meglio scegliere un vaso che vada dai 6 ai 15 litri, in modo da limitare in parte la crescita della pianta, aiutandoti con le legature per giudare la crescita della pianta come più ti fa comodo.

    • outdoor: se ne hai la possibilità puoi scegliere di piantare in piena terra, così le radici possono espandersi liberamente nel suolo. 

Per scoprire di più sulle tecniche di coltivazione puoi leggere la guida: "Massimizzare le RESE a zero spese".

Conclusioni

Il travaso può essere essenziale per la salute e la produttività delle piante, ma va eseguito con attenzione. Scegliere il momento giusto e il vaso adatto può fare la differenza tra una pianta sana e una crescita problematica. In ogni caso, puoi considerare di usare direttamente il vaso definitivo.

Se hai dubbi sulla scelta del miglior vaso per la tua coltivazione, puoi richiedere la nostra assistenza all'acquisto o una consulenza personalizzata

 

Buon travaso!